Stipendi bloccati in caso di malattia? Attenzione: è una bufala ma in alcuni casi può accadere realmente

La notizia degli stipendi bloccati in caso di malattia è una bufala ma bisogna fare attenzione perché in alcuni casi può accadere davvero.

La diffusione di notizie false riguardo il blocco degli stipendi da parte dell’INPS in caso di malattia ha generato un ingiustificato allarme tra i lavoratori. È fondamentale chiarire che l’INPS non interrompe automaticamente gli stipendi durante i periodi di malattia, contrariamente a quanto affermato da alcune voci online.

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Stipendi bloccati in caso di malattia? Attenzione: è una bufala ma in alcuni casi può accadere realmente – uspms.it

Questa narrazione errata è un chiaro esempio di come le informazioni fuorvianti possano creare confusione e preoccupazione. Tuttavia bisogna fare attenzione perché ci sono casi in cui questo può accadere davvero. Ecco quando.

Quando l’INPS può bloccare gli stipendi in caso di malattia

Negli ultimi tempi la notizia, falsa, secondo cui l’INPS possa bloccare gli stipendi in caso di malattia ha generato non poca ansia e preoccupazione fra i lavoratori, e dunque occorre fare chiarezza.

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Quando l’INPS può bloccare gli stipendi in caso di malattia – uspms.it

L’INPS eroga un’indennità di malattia a partire dal quarto giorno di assenza, seguendo regole ben precise che variano in base al contratto di lavoro e all’anzianità del lavoratore. È importante sottolineare che nei primi tre giorni di malattia, noti come periodo di carenza, l’indennità INPS non viene erogata. Tuttavia, alcune aziende, in base al proprio contratto collettivo, possono decidere di coprire economicamente anche questi giorni.

L’importo dell’indennità di malattia non corrisponde necessariamente al 100% dello stipendio abituale, ma dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di contratto di lavoro e eventuali integrazioni previste dall’azienda. Esiste inoltre un “periodo di comporto”, che rappresenta il limite massimo di tempo che un lavoratore può trascorrere in malattia mantenendo il diritto alla conservazione del posto di lavoro e al pagamento dell’indennità.

Superato questo limite, il datore di lavoro ha la facoltà di cessare il pagamento e, in alcuni casi, procedere al licenziamento. La perdita dello stipendio durante la malattia si verifica solo in circostanze particolari, come ad esempio errori nella trasmissione del certificato medico o il mancato rispetto delle procedure stabilite dall’INPS. Pertanto, non esiste alcuna legge che preveda il blocco automatico degli stipendi in caso di malattia; piuttosto, il sistema è regolato da normative che stabiliscono condizioni specifiche e limitazioni.

È cruciale per i lavoratori informarsi correttamente e comprendere i propri diritti e doveri, evitando di cadere vittime della disinformazione. L’indennità di malattia è una tutela importante per il lavoratore, che garantisce un sostegno economico nei momenti di necessità, a patto di rispettare le procedure e i termini previsti dalla legge e dai contratti di lavoro.

In conclusione, la percezione che l’INPS possa bloccare gli stipendi in caso di malattia è il risultato di una disinformazione diffusa. È fondamentale approfondire e comprendere le normative vigenti per evitare allarmismi ingiustificati e garantire che ogni lavoratore sia consapevole dei propri diritti.

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