Stop alla circolazione delle auto: nuovi divieti in Italia, cittadini nel caos

L’Italia si trova catapultata nel caos con nuovi divieti che la scuotono, stop alla circolazione delle automobili. Ecco cosa sta accadendo.

In coda davanti alle scuole, nei gruppi WhatsApp di quartiere, ai parcheggi dei pendolari: stamattina una parola d’ordine ha rimbalzato ovunque, con toni tra l’incredulo e il frustrato. «Ma davvero da oggi non posso più usare l’auto?». La risposta, secca, è arrivata in tanti Comuni: stop alla circolazione per categorie precise di veicoli, nuovi divieti, controlli più serrati. È bastato questo per gettare nel caos chi si muove per lavoro, chi accompagna i figli, chi ha turni o orari impossibili da incastrare con i mezzi pubblici.

automobili e segnale stop
Stop alla circolazione delle auto: nuovi divieti in Italia, cittadini nel caos (Uspms.it)

Le chat dei comitati di zona si sono riempite di domande pratiche: vale anche per me? Quali targa, quali Euro? E se abito fuori ma entro in città? Nel frattempo, i call center comunali intasati e i vigili chiamati a chiarire, spesso con risposte che variano da Comune a Comune. Il fatto è che la stretta non è spuntata dal nulla: è stata annunciata, discussa, rimandata e infine attivata proprio oggi, primo ottobre. Ma le persone, al risveglio, hanno scoperto l’impatto reale solo davanti al volante.

Chi ha una vecchia utilitaria benzina, chi un diesel ancora in ottima salute: la sensazione diffusa è di una “regola che arriva all’improvviso”. Non è così, ma l’effetto pratico — cartelli, pattuglie, varchi elettronici — è quello.

I nuovi divieti: cosa cambia da oggi

Il baricentro della novità è in Lombardia, con ricadute su buona parte della Pianura Padana: da oggi scatta il pacchetto invernale 2025-2026 dei blocchi alla circolazione. In sintesi, nei Comuni della pianura che aderiscono al piano regionale (tra cui Milano e gran parte dell’hinterland, molti centri di Bergamo, Brescia, Monza e Brianza, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Varese, Como), valgono tre livelli di misure.

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I nuovi divieti: cosa cambia da oggi (Uspms.it)

Misure “base”, stagionali: dal 1 ottobre al 31 marzo, nei giorni feriali e in determinate fasce diurne, stop ai veicoli più inquinanti. Parliamo generalmente di benzina fino a Euro 2 e diesel fino a Euro 4, con specifiche e orari che variano per Comune. La logica è ridurre i picchi inquinanti nelle ore di maggiore traffico.

Misure temporanee “livello arancio”: quando i superamenti di PM10 persistono per più giorni, scattano restrizioni aggiuntive. In questo scenario entra il tassello più discusso: limitazioni anche per i diesel Euro 5 nelle aree interessate e nelle fasce orarie previste. Il pacchetto arancio prevede inoltre limiti più severi per il riscaldamento domestico a biomassa poco efficiente e altre misure collaterali (come il divieto di abbruciamenti e la riduzione della velocità su alcune arterie).

Misure temporanee “livello rosso”: se l’aria resta critica più a lungo, le limitazioni si estendono ulteriormente (orari più ampi, più tipologie di veicoli coinvolti, controlli intensificati). Qui si rafforzano anche i divieti su stufe e camini non certificati e le prescrizioni per attività produttive sensibili.

Le deroghe restano, ma sono puntuali: disabili con contrassegno, emergenze sanitarie, mezzi di soccorso e di pubblica utilità, alcune categorie professionali con turni notturni o esigenze documentate, veicoli elettrici e ibridi, oltre ai mezzi dotati di sistemi di abbattimento certificati. In Lombardia è attivo anche il sistema MoVe‑In, il monitoraggio chilometrico che consente a chi ha un veicolo soggetto a limitazioni di circolare entro un tetto di chilometri annui: non vale per tutte le fasi e non ovunque, ma può essere un’ancora di salvataggio per chi usa l’auto di rado.

Attenzione: gli elenchi dei Comuni, gli orari esatti, le strade interessate e le esenzioni operative sono fissati dalle ordinanze locali. Per evitare sanzioni, la mossa più prudente è verificare oggi stesso il sito del proprio Comune e della Regione. In caso di controlli, le multe sono salate e, in reiterazione, possono scattare provvedimenti più pesanti.

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