Ti hanno fatto una multa con questo sistema? La procura le sta annullando tutte

C’è una bella notizia per chi si è ritrovato con questo tipo di multa: la procura le sta annullando tutte ed ecco il motivo.

L’Italia è uno dei Paesi con il più alto numero di sanzioni per violazioni al Codice della Strada: l’ultimo rapporto ACI-ISTAT del 2023 ha registrato un totale di 8.432.363 multe, evidenziando un incremento del 20,3% rispetto all’anno precedente. Questo aumento solleva interrogativi sulla modalità di rilevazione e contestazione delle infrazioni, segnando un momento senza precedenti nella storia delle sanzioni stradali nel nostro Paese.

multe sul parabrezza
Ti hanno fatto una multa con questo sistema? La procura le sta annullando tutte – uspms.it

Parallelamente, si evidenzia che ogni anno circa 100.000 verbali vengono annullati dai giudici di pace, su un totale di circa 400.000 ricorsi presentati. Questo dato riflette un tasso di accoglimento dei ricorsi del 30%, sottolineando come la quantità delle multe non sempre corrisponda a una loro legittimità o correttezza procedurale. Di recente, infatti, la procura ha deciso di annullare questo tipo di multa: ecco perché.

La procura sta annullando questo tipo di multa: ecco perché

Diversi automobilisti si sono ritrovati con delle multe da pagare, salvo poi vedersele annullare dalla procura: si tratta di quelle fatte utilizzando il sistema Targa System nella fascia ionica catanzarese.

autovelox
La procura sta annullando questo tipo di multa: ecco perché – uspms.it

Un’indagine della Procura della Repubblica di Catanzaro ha rivelato gravi irregolarità nell’uso di questi dispositivi per la rilevazione delle targhe veicolari. È emerso che la contestazione differita, che dovrebbe essere eccezionale, era diventata prassi comune, sollevando questioni sulla legalità delle sanzioni e sul rispetto della privacy e della gestione dei dati personali.

Queste scoperte hanno portato al sequestro dei dispositivi e all’avvio di procedure che potrebbero culminare nell’annullamento massivo delle multe emesse mediante tale sistema. Questo scenario apre questioni legali, economiche e organizzative per i Comuni coinvolti, che potrebbero dover restituire somme incassate e affrontare danneggiamenti reputazionali.

L’inchiesta ha inoltre esteso il focus sulla destinazione dei proventi delle sanzioni stradali. Sebbene la legge preveda che tali fondi siano impiegati per migliorare la sicurezza stradale, si sta verificando l’effettiva utilizzazione di queste risorse secondo gli obiettivi prefissati. La vicenda catanzarese rappresenta un punto di riflessione sulle pratiche amministrative relative alla sicurezza stradale e sul rispetto della normativa vigente, sia in materia di codice della strada sia di protezione dei dati personali.

L’esito dell’indagine potrebbe avere ripercussioni non solo sui Comuni della fascia ionica catanzarese ma anche su scala nazionale, evidenziando la necessità di regolamentazioni più stringenti ed efficaci nel controllo del traffico veicolare e nell’utilizzo etico delle tecnologie disponibili.

Gestione cookie