Allerta alimentare, coinvolto un prodotto a marchio Metro Chef: si richiede di controllare il lotto e le date prima di utilizzarlo ed eventualmente di riconsegnare in negozio.
Un nuovo campanello d’allarme suona per i consumatori italiani: dopo una serie di avvertenze arrivate nelle scorse settimane, torna l’attenzione su una spezia molto usata in cucina. Questa volta l’allerta riguarda un prodotto venduto nei canali della ristorazione e del cash & carry, e chi lo ha acquistato è invitato a verificare con cura confezione e codici identificativi.

Il tema al centro dell’azione delle autorità è la presenza di residui non conformi nella filiera di approvvigionamento, un aspetto che negli ultimi mesi ha già innescato controlli, ritiri e comunicazioni ufficiali. L’episodio attuale, pur rientrando in una casistica nota, presenta elementi importanti da conoscere: dalle specifiche del marchio alla tracciabilità dello stabilimento, fino alle raccomandazioni rivolte a chi ha in dispensa il prodotto interessato. Scopri cosa cambia, quali sono i riferimenti da annotare e quali comportamenti sono richiesti per una gestione prudente della spesa.
Chiodi di garofano: tutti i dettagli sul richiamo: marchio, lotto, rischi e istruzioni
Il Ministero della Salute ha comunicato il richiamo da parte del produttore di chiodi di garofano a marchio Metro Chef per la presenza di pesticidi oltre i limiti di legge. Il prodotto è venduto in vasetti di plastica da 350 grammi e appartiene al lotto L06056C, con termine minimo di conservazione 29/02/2028.
Le spezie sono state confezionate da Drogheria e Alimentari Spa per Metro Italia Cash and Carry Spa nello stabilimento di viale Nilde Iotti 23/25 a Scarperia e San Piero, nella città metropolitana di Firenze. A scopo precauzionale, l’azienda invita a non consumare il prodotto del lotto indicato e a restituirlo al punto vendita per il rimborso.

Il caso si inserisce in una scia di richiami diffusi in momenti diversi da più catene. Segnalazioni hanno riguardato anche chiodi di garofano Primia (Tigros, Basko, Iperal), Selex (A&O, Famila), Decò, Il Gigante, Conad e Don Jerez di Eurospin, per pesticidi oltre i limiti. Le comunicazioni ufficiali non sempre indicano la sostanza coinvolta, ma una notifica al sistema europeo RASFF, inviata dalla Francia il 22 agosto, riferisce la presenza di clorpirifos in chiodi di garofano a 0,038 mg/kg, contro un limite di 0,01 mg/kg.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, prodotti della stessa tipologia risultano distribuiti in dodici Paesi, tra cui Italia, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Svizzera, Lussemburgo, Monaco, Moldavia, Andorra e Aruba.
Cosa fare in concreto? Chi possiede il prodotto del lotto indicato non deve consumarlo e può riportarlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso. I clienti professionali sono invitati a isolare le scorte e ad attenersi alle istruzioni del fornitore. È utile verificare con attenzione l’etichetta: marchio, peso netto, lotto e data di conservazione sono gli elementi chiave. Restano ancora attivi i controlli delle autorità e dei produttori lungo la filiera.