Un aiuto contro i rincari è in arrivo nei portafogli di oltre un milione di nuclei: ben 500 euro per le famiglie italiane. Ecco chi li riceverà e come fare.
C’è un annuncio che da giorni rimbalza fra Comuni e uffici territoriali, una ricarica che promette di alleggerire il carrello della spesa in un autunno segnato da rincari persistenti. Si parla di un sostegno secco, di 500 euro, pronto a raggiungere centinaia di migliaia di famiglie. Ma chi ne ha diritto? E quando arriverà concretamente? Le prime liste circolano già sui siti istituzionali, mentre la macchina organizzativa lavora a pieno ritmo tra INPS, amministrazioni locali e Poste Italiane.

L’intervento si inserisce nel quadro delle misure contro l’aumento del costo della vita: un pacchetto che, nelle intenzioni del Governo, punta a tutelare i nuclei più fragili, con interventi mirati su spesa alimentare e contrasto alla povertà. In un contesto in cui le bollette tornano a salire e il carrello resta pesante, l’obiettivo è offrire un sollievo immediato e concreto, senza burocrazia aggiuntiva e con tempistiche definite.
Novità sulla social card 2025: 500 euro per le famiglie in difficoltà
Si tratta della “Carta dedicata a te” 2025, la social card che entra nel suo terzo anno e che prevede un bonus spesa di 500 euro riservato alle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro. Dopo un’attesa di circa un anno, l’erogazione è in dirittura d’arrivo entro la fine di ottobre: da Palermo a Milano, passando per Roma e Napoli, i nuclei individuati potranno utilizzare la carta esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari, con l’esclusione di carburanti e trasporti.

A differenza delle passate edizioni, non è richiesta alcuna domanda: l’assegnazione avviene d’ufficio in base ai dati INPS e alle graduatorie predisposte dai Comuni. Le amministrazioni locali stanno pubblicando sui propri canali ufficiali gli elenchi dei beneficiari, consentendo a ciascuno di verificare la propria posizione. I passaggi tecnici si sono concentrati nelle ultime settimane: entro il 9 ottobre i Comuni hanno trasmesso le graduatorie a INPS, che ha poi girato i dati a Poste Italiane per predisporre le carte.
Chi possiede già la social card riceverà l’importo in automatico, senza ulteriori adempimenti; i nuovi beneficiari potranno ritirare la prepagata presso gli uffici postali, secondo le modalità che verranno comunicate localmente. Nuclei con ISEE inferiore a 15.000 euro, individuati da INPS e Comuni, sono i principali destinatari di questa iniziativa. La platea stimata in circa 1,15 milioni di famiglie, sulla base delle risorse stanziate, evidenzia l’ampio impatto di questa misura.
Il bonus funziona come un importo una tantum di 500 euro, caricato su carta prepagata, con un utilizzo esclusivo per beni alimentari presso gli esercizi convenzionati, escludendo carburanti, titoli di viaggio e spese non alimentari. Per quanto riguarda i tempi e la distribuzione, le ricariche sono previste in arrivo entro la fine di ottobre 2025. Per chi ha già la carta, l’accredito sarà automatico. I nuovi beneficiari, invece, dovranno ritirare la carta in Posta, seguendo le indicazioni fornite localmente. Gli elenchi e le comunicazioni sono disponibili sui siti dei Comuni e sui canali istituzionali.
Lo scenario dei prossimi anni indica una continuità della misura, con il Documento Programmatico di Bilancio e le linee tracciate dal Consiglio dei Ministri del 16 ottobre che confermano la volontà di proseguire con la ricarica della carta sociale anche nel 2026 e nel 2027. Per l’annualità in corso sono stati previsti 500 milioni di euro, mentre la Manovra in costruzione guarda a un pacchetto complessivo di circa 3,5 miliardi per il contrasto alla povertà.
Tra le ipotesi, si valuta un intervento sull’ISEE per favorire i nuclei con due o più figli, con una revisione che intende rendere più equo il calcolo per la prima casa. Due miliardi sarebbero destinati a confermare il bonus spesa, con ulteriori risorse per misure dedicate alle famiglie. Nell’immediato, la raccomandazione è consultare i portali dei Comuni e le comunicazioni ufficiali per verificare l’inclusione nelle graduatorie e, in caso di nuova assegnazione, le modalità di ritiro presso Poste Italiane.
Ulteriori aggiornamenti arriveranno con l’avanzare dell’iter della Legge di Bilancio, che potrà definire nel dettaglio fondi e platee anche per le prossime annualità.
 
 




