Novità importanti sulle detrazioni fiscali per la casa: ecco cosa cambia davvero e perché conviene fare attenzione.
La casa torna al centro delle politiche fiscali italiane. Con l’obiettivo di sostenere la riqualificazione del patrimonio immobiliare e incentivare scelte più sostenibili, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto un aggiornamento normativo che cambia le carte in tavola per milioni di contribuenti.

La nuova circolare, pubblicata nel giugno 2025, apre a opportunità interessanti per chi intende investire nella propria abitazione principale, offrendo detrazioni maggiorate e regole più precise, ma anche nuove condizioni da rispettare. Non si tratta solo di bonus: il provvedimento si inserisce in una visione più ampia che guarda all’efficienza energetica, alla sostenibilità ambientale e alla semplificazione del quadro normativo. Una svolta che vale la pena approfondire, anche per evitare errori o false aspettative.
Bonus Casa 2025: detrazioni più alte ma con nuove regole, ecco cosa sapere
Le detrazioni fiscali per chi decide di ristrutturare o migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione principale hanno subito un’importante svolta. La circolare n.8/E del 19 giugno 2025, emessa dall’Agenzia delle Entrate, introduce criteri nuovi e più vantaggiosi per i contribuenti. Questo aggiornamento normativo mira a incentivare interventi edilizi sostenibili e a favore dell’abitabilità, delineando un quadro normativo aggiornato.
La novità più eclatante riguarda l’aumento delle percentuali di detrazione applicabili alle spese sostenute per la ristrutturazione della prima casa. Per l’anno 2025, la detrazione sarà elevata al 50%, mentre per gli anni successivi, 2026 e 2027, si stabilizzerà al 36%. Queste percentuali maggiorate si applicano esclusivamente agli immobili adibiti ad abitazione principale del contribuente o dei suoi familiari, presupponendo il possesso di un diritto di proprietà o di godimento reale sull’immobile.
Un aspetto fondamentale da evidenziare è che la maggiore detrazione è concessa anche in caso di interventi su pertinenze direttamente collegate all’unità immobiliare principale, come garage o cantine vincolati all’abitazione, beneficiando così di un incentivo esteso.
Tuttavia, emerge una limitazione importante per i familiari conviventi del proprietario dell’immobile. A differenza del passato, dal 2025, la possibilità di godere delle stesse agevolazioni fiscali previste per il titolare dell’immobile viene meno, rimanendo applicabile soltanto la detrazione base per le ristrutturazioni ordinarie pari al 36%.

Per gli interventi realizzati sulle parti comuni dei condomini, la maggiorazione dell’aliquota si applicherà alla quota imputata a ciascun condomino solo se questi è titolare di diritto reale sull’unità immobiliare destinata ad abitazione principale, una precisazione importante per i condomini.
Un altro punto cruciale toccato dalla circolare riguarda il Superbonus: l’aliquota prevista per il 2025 sarà pari al 65%, ma con stringenti condizioni legate alla presentazione della CILA entro il termine stabilito del 15 ottobre 2024.
Infine, un capitolo significativo è dedicato alla questione ambientale con lo stop definitivo alle caldaie inquinanti dal primo gennaio del prossimo anno, come imposto dalla Direttiva UE. Questa mossa promuove impianti più ecologici, come pompe di calore e sistemi ibridi certificati, in linea con una politica di maggiore attenzione all’ambiente e all’efficienza energetica.
Queste modifiche rappresentano un passaggio chiave nella politica fiscale italiana, stimolando un miglioramento qualitativo delle abitazioni italiane e una riduzione dell’impatto ambientale attraverso incentivi mirati e criteri ben definiti.