Posso trasformare i permessi legge 104 da giorni in ore, vorrei uscire 2 ore prima dal lavoro? Si, ecco come fare

Per legge chi si prende cura di un parente che usufruisce delle agevolazioni della 104 può prendersi dei permessi da lavoro, ma questi possono essere dilazionati in ore?

La Legge 104/1992 rappresenta un punto di riferimento fondamentale per i lavoratori che necessitano di permessi per assistenza a persone con disabilità. Negli anni, INPS, l’ex INPDAP e il Ministero per la Pubblica Amministrazione hanno fornito chiarimenti e normative aggiuntive, talvolta con interpretazioni divergenti. In questo articolo, esploriamo le possibilità di frazionamento dei permessi in ore, il calcolo del monte ore, i limiti applicabili e le strategie per una programmazione efficace dei permessi.

mani poste a protezione del simbolo dei disabili
Posso trasformare i permessi legge 104 da giorni in ore, vorrei uscire 2 ore prima dal lavoro? Si, ecco come fare – uspms.it

Il frazionamento dei permessi in ore non è considerato un diritto soggettivo del lavoratore. Le aziende o le amministrazioni possono negare tale possibilità se il frazionamento genera problemi organizzativi, purché la decisione sia debitamente motivata. La giurisprudenza e la Funzione Pubblica hanno sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra le esigenze del lavoratore e quelle organizzative, promuovendo una programmazione condivisa dei permessi.

Frazionamento permessi Legge 104: come funziona e chi ne ha diritto

L’INPS ha adottato un approccio più flessibile rispetto al passato, consentendo il frazionamento in ore dei tre giorni mensili di permesso. La circolare 211/1996 e il messaggio 16866 del 28 giugno 2007 stabiliscono i criteri per il calcolo del monte ore, con un limite di 18 ore mensili che serve da riferimento standard per un orario di lavoro di 36 ore su 6 giorni, ma che può essere ricalcolato in base alle specifiche condizioni lavorative.

Donna sorridente che abbraccia anziana disabile
Frazionamento permessi Legge 104: come funziona e chi ne ha diritto – uspms.it

Il monte ore mensile fruibile si calcola dividendo l’orario normale di lavoro settimanale per il numero dei giorni lavorativi settimanali e moltiplicando il risultato per tre. Questa formula si applica sia per gli orari settimanali fissi sia per quelli plurisettimanali che variano ciclicamente. Ad esempio, un lavoratore con un orario di 36 ore su 5 giorni settimanali avrà diritto a 21,6 ore mensili se opta per il frazionamento.

Per i dipendenti pubblici, la Circolare n. 8/2008 della Funzione Pubblica, in combinato disposto con la Legge 133/2008, offre indicazioni specifiche. I lavoratori con disabilità grave hanno la possibilità di scegliere tra 2 ore di permesso giornaliero o 3 giorni mensili, con un tetto di 18 ore mensili per il frazionamento in ore, applicabile solo se espressamente previsto dal CCNL di riferimento.

L’INPS ha introdotto la possibilità per i genitori di figli con disabilità di ripartire i tre giorni mensili di permesso, anche in maniera contestuale, per favorire una maggiore flessibilità nell’assistenza. Questa opzione è estesa anche ai figli maggiorenni, ampliando così le possibilità di supporto per le famiglie.

Nonostante non esista una normativa che stabilisca un preavviso obbligatorio, è consigliabile comunicare le assenze in tempo utile e concordare preventivamente un piano di fruizione dei permessi. Questo approccio facilita l’organizzazione del lavoro e garantisce il rispetto dei diritti dei lavoratori con disabilità.

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