Telecamere non bastano: 8 dispositivi che completano la sicurezza di casa tua

Le telecamere non bastano per proteggere la tua casa: dotala di questi 8 dispositivi e potrai stare più tranquillo.

Il tema dei furti in abitazione è tornato al centro dell’attenzione, complici le cronache che raccontano di case svaligiate in pieno giorno e di ladri sempre più rapidi nell’aggirare sistemi improvvisati. Gli esperti di sicurezza ricordano che la protezione di un’abitazione non può poggiare su un solo strumento (come le telecamere).

Donna braccia conserte, dietro di lei telecamere di sicurezza
Telecamere non bastano: 8 dispositivi che completano la sicurezza di casa tua – uspms.it

Serve un insieme coordinato di misure che intervengano su più fronti: perimetro, accessi, rilevazione, illuminazione, allarme e, soprattutto, monitoraggio e risposta. Ecco gli 8 dispositivi per proteggere la tua casa.

Gli 8 dispositivi per proteggere la tua casa

L’approccio più efficace si basa su tre pilastri: deterrenza (far capire che la casa è protetta), rilevazione precoce (accorgersi subito di un accesso anomalo) e reazione (attivare allarmi e soccorsi).

cancello e dispositivo per aprire
Gli 8 dispositivi per proteggere la tua casa – uspms.it

Le tecnologie oggi disponibili possono innalzare la soglia di rischio percepita dai malintenzionati e aumentare le probabilità che un tentativo venga sventato o interrotto. Ecco gli 8 dispositivi di sicurezza che aiutano a tenere la casa lontana da furti e rapine:

  • Recinzione elettrica: indicata soprattutto per immobili confinanti con terreni incolti o con muretti bassi. Si monta sopra il perimetro esistente e, se toccata, eroga una scarica breve e spiacevole, inibente ma non pericolosa per le persone. Può anche far scattare una sirena e inviare un segnale al sistema di allarme
  • Citofono elettronico: il “vecchio” citofono si è evoluto in videocitofono digitale, che consente di identificare l’ospite prima di aprire
  • Cancelli automatici: velocizzare entrata e uscita con l’auto riduce drasticamente l’esposizione in strada, uno dei momenti più critici secondo gli operatori di sicurezza. Il cancello automatico elimina la sequenza parcheggia-scendi-apri-risali, limitando la possibilità di avvicinamenti improvvisi. È consigliabile abbinare lampeggianti, fotocellule e un’illuminazione adeguata dell’area, oltre a un sistema di blocco in caso di tentativi di forzatur
  • Illuminazione con sensori: i sensori di movimento, spesso di tipo PIR (a infrarossi passivi), accendono automaticamente le luci quando rilevano la presenza entro il proprio raggio. Installati in punti strategici come vialetti, ingressi e zone d’ombra, funzionano da avviso di avvicinamento e da efficace deterrente: l’imprevista illuminazione scoraggia soste sospette e migliora la visibilità quando si rientra. Le soluzioni LED con regolazione di sensibilità e temporizzazione garantiscono consumi contenuti e lunga durata
  • Serrature biometriche: le serrature con lettura dell’impronta digitale o, in alcuni modelli, con riconoscimento palmare, eliminano le chiavi fisiche e velocizzano l’accesso agli autorizzati. L’apertura è consentita solo a chi ha una credenziale registrata, riducendo il rischio di copie non autorizzate o password condivise. Molti dispositivi supportano modalità multi‑fattore (impronta + PIN o app) e giornali di accesso consultabili da smartphone. Da prevedere un meccanismo di sblocco di emergenza e la gestione di ospiti temporanei
  • Telecamere di sorveglianza: indoors o outdoors, a ottica fissa o variabile, con IR per visione notturna, le telecamere registrano e, in molti casi, inviano notifiche in base al movimento. La funzione primaria è dissuasiva e documentale: segnalano attività anomale e raccolgono prove. È utile integrare le riprese con un sistema di allarme che attivi sirene e, se previsto, la videoverifica da remoto. Fondamentale curare posizionamento, privacy e conservazione sicura dei filmati
  • Pulsante di panico: un comando discreto, installato in punti raggiungibili in caso di emergenza (ad esempio camere da letto o bagni), permette di inviare un allarme silenzioso alla centrale di monitoraggio. È pensato per situazioni in cui non si può parlare o attivare una sirena senza rischi. Spesso è disponibile anche in versione portatile o come funzione in app dedicate. Mostra il suo valore se collegato a un servizio h24 in grado di avviare immediatamente procedure di intervento
  • Sistema di allarme monitorato: è il cuore delle soluzioni professionali: un insieme di sensori perimetrali e volumetrici rileva intrusioni e fa scattare sirene ad alta potenza, mentre la centrale invia segnalazioni a un centro operativo attivo 24/7. La videoverifica, quando presente, consente di valutare in tempo reale l’evento e, se necessario, allertare le forze dell’ordine.

Ecco che così la tua casa sarà molto più sicura!

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